Amatissima, divenuta modello ed icona di riferimento, sia prima che dopo la sua tragica morte, stereotipata bellezza "regale", sicuramente inconscio riferimento di milioni di pretese cenerentole e potenziali principi azzurri...
Non le mancavano certamente bellezza, classe, glamour e perfino carismatica personalità...
Pure, afflitta da "bulimia", per non brevi periodi della sua purtroppo breve vita, era stata dichiaratamente dedita al...vomito provocato !
In effetti pochi sanno, oltre ai bulimici e forse neanche tutti loro, che il bulimico è tale, conclamato, se e in quanto ricorre al vomito provocato per liberarsi del troppo cibo ingurgitato durante le parossistiche crisi di fame nervosa. Per poi, spesso tornare a rimpinzarsi e a...rivomitare.
Bulimia, come anoressia, sono gravi e molto simili, spesso coesistenti disturbi della personalità.
L'anoressia è molto più nota e gravemente considerata.
La bulimia è assai meno nota e sottovalutata!
I disturbi che può provocare sono diversi, pesanti e spesso irreversibili: ernia iatale, reflusso esofageo, alterazioni del ritmo cardiaco, carenze nutrizionali ecc...La bulimia è inoltre più subdola, anche perchè spesso non si palesa ed è difficile riconoscere il bulimico che, a differenza dell'anoressico, perlopiù appare come una persona "normale": chi avrebbe mai immaginata la bulimia della principessa Diana se lei stessa non l'avesse
raccontata ?
Ricordo e consiglio un simpatico film: "gli amici di Peter", assai ben interpretato anche da Emma Thompson e kenneth Brahgan: tra i protagonisti c'è una signora dall'invidiabile silouette che a cena con gli amici si trattiene sdegnosamente non approfittando dell'abbondante e gustoso banchetto, limitandosi a scarse, megrissime e scondite portate !
Ma poi, durante la notte scende in cucina a spazzola via a quattro palmenti la grande dovizia di avanzi rimasti, ingurgitando sicuramente diverse migliaia di calorie ! Poi tuttavia evita di vomitare. Viene sorpresa dopo alcune ore, nel primo mattino, mentre sta distruggendosi con migliaia di flessioni ed esercizi vari per bruciare il surplus calorico testè ingerito.
Allora si confessa:
"ho avuto una crisi di fame nervosa! In passato avrei poi vomitato tutto, ma ora invece ...brucio...ciò che è molto più sano"!
Il primo bulimico che conobbi, oltre 40 anni fà (la parola "bulimia" allora era perlopiù ignota), fù il 33enne aitante direttore martkeing della compagnia petrolifera in cui lavoravo, nobile ("Von...") di cognome austriaco, cugino di una nota e procace attrice cinematografica dei tempi.
Ai pranzi ufficiali dei meeting aziendali s'abbuffava come un ossesso...ed
almeno un paio di volte durante ogni banchetto si assentava verso... la toilette, da dove tornava poi con gli occhi...arrossati e lucidi, indice inequivocabile del vomito. Cui qualcuno mi confidò era regolarmente dedito.
Per inciso, unico caso che io ricordi, dopo un paio di anni diede le dimissioni, andò in India e ritornò dopo un anno trasformato in figlio dei fiori (eravamo dalle aprti del'68...) ed aprì a Roma una scuola di Yoga.
Forse così risolse la sua patologia, forse determinata da una spiccata inadeguatezza per il lavoro e tipo di vita che prima conduceva.
Ma già gli antichi Romani epicurei, erano dediti alla pratica del vominto procurato durante orge e "crapule", sdraiati a rimpinzarsi sul triclinio...
E fù anche così che cadde l'Impero...!
Ma contrariamente al crapulone, il bulimico vive assai male il suo disturbo, con gravi sensi di colpa e vergogna, come anche Diana Spencer raccontò le accadeva ! Emblematico il caso dell'autrice di questi versi:
"...le mie mani afferrano il cibo, il mio cuore diventa il mio stomaco...questa stanza da bagno racchiude la mia angoscia, mentre la mia infelicità e la mia pena vengono fuori in un doloroso vomito...la mia testa, sospesa sul sedile del water: il ceppo per la mia decapitazione..."
...purtroppo suicidatasi all'età di 29 anni.
Ma altri fortunatamente ne vengono fuori, guariscono, si "riabilitano" ai propri occhi, diventano perfino "vecchi in salute"!
I migliori auspici per ognuno.
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